Venerdì, 8 Febbraio, 2013 - 19:12

Il nuovo schema d’intesa relativo al dimensionamento della rete scolastica, che prevedeva per tutte le Regioni, a partire dall’a. s. 2013/2014, di adottare il divisore 900 alunni per la determinazione delle autonomie scolastiche attivabili e che aveva già visto farsi breccia, con ragionamenti diversi, alcune ipotesi di intervento sul piano deliberato da Regione Lombardia in quanto sarebbe stato possibile contare su 1.247 (CPIA esclusi)  istituzioni scolastiche contro le 1.151 della delibera per l'a.s. 2013/2014, ieri ha avuto, nella seduta della Conferenza Unificata Stato-Regioni, una votazione di rinvio. Questa scelta, considerati i diversi rapporti più favorevoli oggi esistenti in diverse Regioni (in qualche realtà oggi è attestato intorno a circa 600), sta tutelando gli interessi di qualche realtà regionale a scapito delle altre, Lombardia compresa.

 

Gli effetti sull'organizzazione delle istituzioni scolastiche e sul trattamento dei dirigenti scolastici, consolidano sensibili differenziazioni e una scuola a diverse velocità rispetto l'obiettivo di riorganizzazione della rete scolastica ed il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola e di definire la gestione corretta e coerente della sentenza n. 147 del 7 giugno 2012 della Corte Costituzionale. Con questa scelta viene ovviamente, per il momento, rinviato l'impegno del Governo a chiedere l'abrogazione della norma che vieta l'attribuzione di Dirigenti Scolastici e DSGA alle scuole sottodimensionate. Tutto rinviato, a quando non si sa. Ma la scuola è comunque chiamata ad andare avanti.

Quello che però ci fa riflettere e ci stuzzica è che nella seduta di ieri sono stati rinviati ulteriori due punti (di qualità, almeno stando ai titoli) relativi alla scuola:

  • Intesa sul decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca per la definizione delle priorità strategiche, delle modalità e dei termini per la predisposizione e per l'approvazione di piani regionali di interventi di edilizia scolastica, nonché i relativi finanziamenti.
  • Parere sul decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l’adozione delle linee guida contenenti indirizzi progettuali di riferimento per la costruzione di nuove scuole, anche in linea con l’innovazione introdotta nell’organizzazione della didattica con la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Un caso? Altre priorità? Basta leggere il verbale per riconoscerle immediatamente!

La scuola, il diritto alla sicurezza a scuola, la scuola dell'innovazione vengono solo dopo ed ecco il RINVIO. eppure tutti in campagna elettorale sostengono che la scuola è prioritaria ed è importante per uscire dalla crisi, ...però si continua a rinviare!

Possiamo, nonostante tutto, sperare in un ripensamento? (Silvio Colombini)

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