In cammino insieme per un lavoro di conoscenza e crescita
È la settimana e sono i giorni, da oggi a venerdì, in cui la scuola, regione per regione, si riapre al tumultuoso e frastornante ingresso degli allievi; giorni inaugurali e giorni di festa dunque perché il paese rimette in moto la grande fabbrica della conoscenza, il suo più sicuro investimento sul futuro, quell’impegnativo incontro di scambio e dono tra generazioni che resta la rete e la piattaforma più solide per fare società civile.
È l’occasione in cui in altri paesi del mondo, e forse ancora da noi in qualche piccola scuola, le famiglie e gli allievi portano qualche fiore agli insegnanti. Sarebbe bello che questo avvenisse di più come segno di un rapporto di fiducia, di un reciproco affidamento, di un’alleanza che si fa lavoro e impegno condiviso.
In ogni caso, per noi, è il momento dell’accoglienza: di fare festa ai più piccoli e di fare gli auguri ai più grandi. Auguri di buona scuola a tutti. Li faccio, come sindacato scuola e come sindacato confederale, riportando una lettera apparsa giovedì scorso su un quotidiano nazionale.
È di un genitore, Massimo Cattaneo di Milano, che scrive:
“Mia figlia di 5 anni (ne compie 6 fra poco) l'altro giorno ha detto a me e mia moglie: «Oggi è stato il giorno più bello della mia vita». Noi le abbiamo chiesto: come mai? cosa è successo? E già nel porre la domanda ci interrogavano in silenzio, quasi sorridendo tra noi, sul quale fatto minimo e bizzarro potesse aver mosso i pensieri di una bimba. A quell'età, poi... Lei ha risposto: «Mi avete comprato la cartella». Già. In effetti è stato il primo vero acquisto importante della sua vita, qualcosa tutto solo per lei e che ora la fa sentire finalmente grande, non più solo "la piccolina di casa". Una tappa importantissima. E quelle parole mi hanno fatto pensare, ora che ripartono le scuole, e che per migliaia di bambini e ragazzi incomincia o ricomincia un percorso di studio, a quale responsabilità hanno gli insegnanti verso questi nostri figli. E a quanta ne abbiamo noi. Forse sarebbe bene che tra le tante problematiche che interessano la scuola potessimo avere tutti sempre a mente, come prima cosa, le attese che vive un bambino con la sua cartella nuova, mentre aspetta di varcare il cancello per il suo primo giorno di scuola”.
Credo che possiamo fare nostre le osservazioni e le speranze di quel genitore, e augurarci tutti, insieme, istituzioni, famiglie e scuola, di non deludere la meraviglia e le attese di quella piccola e di tutti gli altri che entrano in questi giorni a scuola e s’incamminano con noi in un lavoro di conoscenza e un impegno di crescita.
Roma, 11 settembre 2017
Maddalena Gissi, segretario generale Cisl Scuola