Giornata pessima quella di oggi per la scuola, ancora una volta penalizzata insieme al lavoro pubblico, con il rinvio del contratto e con un nuovo intervento sugli scatti di anzianità. Così il Governo smentisce le ripetute dichiarazioni di voler aprire una stagione di rinnovata attenzione per istruzione e formazione.
A completare il quadro l’assenza di qualunque provvedimento per la scuola nel decreto cosiddetto “del fare”. Un “fare” che per la scuola viene rinviato a tempi futuri: è grave che alcune emergenze (organico del sostegno, piano triennale di assunzioni, inidonei, quota 96) non trovino risposta a causa della rigidità, come da peggiore tradizione, del ministero dell’economia.
Con queste premesse è molto difficile immaginare un avvio di anno scolastico privo di tensioni se il Governo non provvederà tempestivamente ad affrontare e risolvere le questioni in atto.
Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola
Roma, 8 agosto 2013