Presso il Miur si è svolto l'incontro di informativa circa le operazioni di mobilità interregionale, conferma e mutamenti degli incarichi dirigenziali per il prossimo anno scolastico. Le indicazioni fornite dalla Direzione generale per il Personale scolastico (nota del MIUR) ai Direttori generali degli Usr richiamano la disciplina del Dlgs. 165/2001 e dei CCNL Area V sottoscritti nel 2006 e nel 2010.
Nelle operazioni di attribuzione degli incarichi dirigenziali i Direttori generali dovranno tener conto oltre che dei criteri contrattuali anche della disciplina prevista dalla Legge n. 104/1992. A livello regionale dovranno inoltre essere garantite la partecipazione delle organizzazioni sindacali e l’informativa preventiva.
La richiesta di mutamento di incarico dovrà essere presentata dai dirigenti scolastici entro il 19 giugno 2015 all’Ufficio scolastico regionale di appartenenza, che è destinatario anche della domande di mobilità interregionale. I provvedimenti saranno adottati entro il 15 luglio 2015. L’Amministrazione non ha inteso in alcun modo prendere in considerazione la pressante richiesta delle OO.SS. di mitigare il vincolo che esclude l’applicazione della mobilità interregionale per un periodo di almeno sei anni per i dirigenti scolastici neoassunti con l’ultima procedura concorsuale. Il vincolo infatti era contenuto nel Bando di concorso ed è stato ritenuto dall’Amministrazione non eludibile.Le OO.SS. hanno sottolineato che le operazioni di attribuzione degli incarichi per il prossimo anno scolastico si svolgeranno comunque in una situazione complessa, determinata dall’urgenza di definire tutti i contenziosi ancora aperti rispetto alla precedente procedura concorsuale. Per ciò che concerne la situazione della Toscana, l’Amministrazione ha confermato che l’intera procedura di rinnovazione dovrebbe essere conclusa entro fine giugno. Appare più complessa e problematica la vicenda infinita del concorso in Campania. Infatti, come è noto, la II Sezione del Consiglio di Stato, nell’ambito di un parere reso per un ricorso straordinario al Capo dello Stato, ha assunto una posizione opposta a quella a suo tempo definita dalla VI Sezione del Consiglio di Stato sulle medesime questioni di legittimità relative alla costituzione della Commissione giudicatrice.
A tal proposito, l’Amministrazione ha informato che il direttore dell’Usr Campania ha chiesto al Consiglio di Stato un riesame della decisione assunta dalla II Sezione. Tuttavia in via informale è stato anticipato che prima di procedere al riesame, il Consiglio di Stato ritiene necessaria la notifica a tutti i controinteressati, per garantire il diritto di partecipazione. Questa procedura inevitabilmente allungherà ulteriormente i tempi, rendendo difficile una soluzione entro settembre. A questo si aggiunge la previsione della sanatoria contenuta nel testo dell’art. 9, dal c. 9 al c.14 del ddl 2994. Le OO.SS. hanno rappresentato l’urgenza di prevedere per tempo modalità operative che consentano di affrontare rapidamente la complessità delle situazioni che potrebbero determinarsi con l’immissione in ruolo di un numero elevato di dirigenti, anche mediante lo svolgimento delle procedure del corso intensivo di formazione con la prova scritta finale o la sessione speciale di esame con prova orale, previsti nel testo del disegno di legge. Non meno urgente è inoltre che venga finalmente emanato il Regolamento per l’indizione del prossimo concorso a dirigente scolastico. Manca ogni indicazione circa l’esito del parere preventivo richiesto a suo tempo al Consiglio di Stato e conseguentemente non vi sono indicazioni circa la tempistica delle operazioni di indizione del bando da parte della Scuola dell’Amministrazione. Nel frattempo però il prossimo anno le reggenze saranno oltre 1.800, con gravi conseguenze per la qualità del sistema e con un notevole aggravio di lavoro per i dirigenti in servizio.
L’Amministrazione è stata pertanto sollecitata a convocare incontri che permettano di affrontare le numerose e gravi questioni pendenti, tra le quali devono essere anche annoverati il tema del Fondo Unico Nazionale e la riattivazione dei Contratti integrativi regionali. Infatti, se la questione dovesse trovare una seppur parziale soluzione mediante la legge di riforma della scuola, sarà comunque necessario definire modalità univoche nelle diverse Regioni per la restituzione di quanto dovuto e non corrisposto negli scorsi anni ai Dirigenti scolastici.
Alle sollecitazioni delle OO.SS. l’Amministrazione ha risposto, assicurando la massima disponibilità ad affrontare congiuntamente le problematiche evidenziate, riconoscendo che è nell’interesse della stessa parte pubblica prevenire contenziosi e conflitti.