Il MIUR nell’incontro di lunedì 27 luglio ha fornito un’ informativa sulla ripartizione del FUN relativo agli anni scolastici 2012/2013 e 2013/2014. La quantificazione certificata dall’Ufficio centrale di bilancio è pari, per i due anni scolastici considerati, rispettivamente ad euro 125.317.604,38 e ad euro 118.532.541,64 (entrambi lordo dipendente). Si avvia così a conclusione una vicenda complessa che ha visto sino ad ora un sostanziale blocco della contrattazione regionale e l’adozione di comportamenti molto differenziati nei diversi territori, persino tra provincia a provincia. Vi sono colleghi che non hanno ricevuto né la retribuzione di risultato né l’erogazione della parte variabile della retribuzione di posizione, talora non sono state pagate le reggenze. Per evitare sperequazioni in merito al trattamento economico, la Direzione generale per le risorse finanziarie avvierà una rilevazione circa quanto effettivamente già erogato ai dirigenti scolastici nelle diverse regioni. Gli USR dovrebbero fornire questi dati entro il 24 agosto.
Deve comunque essere affrontato il problema dell’incapienza dei fondi nelle regioni in cui i CIR erano stati registrati e applicati e in quelle che hanno continuato a erogare la retribuzione di risultato e di posizione in via ultrattiva, anche durante il corrente anno scolastico.
A seguito dell’insistente azione delle OO.SS. l’Amministrazione ha escluso di procedere al recupero individuale e ha accettato la nostra proposta, che era stata avanzata già nell’incontro del 2 luglio scorso, di rimandare la compensazione dei fondi all’a.s. 2015/2016, potendo contare sull’incremento di risorse previsto dal ddl, allora ancora in fase di discussione. Ora la disponibilità di tali risorse potrà consentire di attenuare gli effetti della compensazione che altrimenti sarebbero stati devastanti. E’ stata inoltre definitivamente esclusa l’ipotesi caldeggiata dal MEF di procedere al recupero anche delle somme erogate in eccedenza rispetto alla quantificazione del 2011/2012.
Nel riconoscere l’urgenza di definire anche la quantificazione del FUN per l’a.s. 2014/2015, il MIUR invita gli Uffici scolastici Regionali che hanno distribuito più risorse di quelle assegnate a operare, in via cautelativa e salvo successivo conguaglio, una riduzione del 50% della retribuzione di posizione variabile, evitando nel contempo di erogare la retribuzione di risultato.
Insieme alle altre OO.SS. abbiamo apprezzato l’intervento del MIUR nella definizione della questione, anche perché il ritardo nella corresponsione di quanto dovuto era ormai insostenibile e inaccettabile. Abbiamo tuttavia decisamente contestato la riduzione del 50% introdotta in via cautelativa nelle regioni con fondi incapienti, ritenendola eccessiva e comunque richiedendone una precisa limitazione temporale in relazione alla necessità di disporre di dati certi per la ripartizione del FUN 2015/2016.
L’amministrazione ha reso noto che la misura è stata posta come condizione dal MEF per consentire al rinvio della compensazione all’a.s. 2015/16. Infatti l’applicazione dell’art. 40 c. 3 quinquies del dlgs.165/2001 avrebbe imposto il recupero delle somme erogate in eccedenza già “nell'ambito della sessione negoziale successiva”. Le relative determinazioni del MIUR sono state formalizzate con la nota prot. n. 22374 del 28 luglio 2015.
Esaurito il primo punto all’odg, la Direzione generale del personale scolastico ha fornito alcune precisazioni rispetto alla consistenza dell’organico dei dirigenti scolastici già comunicata, segnalando che in Campania sono da aggiungere 8 sedi, prima annoverate tra le sottodimensionate. La stessa situazione si è determinata nel Lazio per una sede scolastica. Il MIUR ha trasmesso al MEF ulteriori richieste di autorizzazione ad assumere. Oltre ai 258 posti già esigiti, sono stati richiesti altri 335 posti di cui 201 in attuazione del c. 88 (sanatorie per concorsi annullati e contenziosi pendenti) della legge 107/2015 e 134 per effetto del c. 92 e 134 (interregionalità nel limite del 20%) della medesima legge. Per quanto riguarda l’applicazione di questo comma, il MIUR sta predisponendo il decreto per le misure applicative e per la creazione di un elenco nazionale nel quale saranno inseriti gli aspiranti inclusi nelle graduatorie ancora non esaurite. La scelta di ottenere un contratto a tempo indeterminato in una regione diversa da quella in cui si è sostenuto il concorso e con un vincolo di permanenza triennale, dovrà essere espressa mediante una formale domanda e sarà comunque possibile decidere di rimanere nella propria graduatoria di merito e non avvalersi di questa possibilità.
L’Amministrazione ha comunicato che sono state avviate le procedure per i corsi di formazione intensivi di cui al c. 87 della legge 107/2015 in Toscana e Lombardia. La tempestiva conclusione di questi corsi potrà consentire l’immissione nel ruolo a partire dal prossimo anno scolastico. Al corso lombardo prendono parte i 96 idonei e i riservisti (tot. 108) mentre in Toscana 7 persone frequentano il corso di formazione e 16 devono affrontare la sessione speciale di esame, consistente nell'espletamento di una prova orale sull'esperienza maturata.
La Cisl Scuola, insieme alle altro organizzazioni sindacali, ha invitato il MIUR a sollecitare l’avvio dei corsi intensivi in tutte le regioni interessate, anche prevedendo possibili accorpamenti nelle realtà con un numero limitato di candidati. Quanto alla sanatoria per i soggetti che abbiano avuto una sentenza favorevole almeno nel primo grado di giudizio, ovvero non abbiano avuto, alla data di entrata in vigore della legge 107/2015, alcuna sentenza definitiva, il MIUR ha confermato che questa fattispecie non interessa il concorso del 2011, anche se le OO.SS. hanno evidenziato che in tal modo si determina un’evidente disparità di trattamento. La discussione si è poi incentrata sulla situazione del concorso in Campania. L’Amministrazione attende l’esito della richiesta di riesame al Consiglio di Stato, dopo che, come è noto, due sezioni del medesimo Consiglio si sono espresse in modo del tutto difforme sugli stessi motivi di doglianza dei ricorrenti. L’aspettativa è di un esito positivo in tempi brevissimi e comunque l’Amministrazione ha sottolineato che in caso di annullamento delle procedure concorsuali la soluzione sarebbe nell’applicazione del c. 88 lettera a) della legge 107/2015.
Abbiamo chiesto anche notizie aggiornate in ordine al concorso di reclutamento dei dirigenti scolastici, il cui bando era previsto entro marzo 2015. La Direzione generale del personale non è stata in grado di fornire alcuna indicazione, rinviando all’ufficio legislativo e al Gabinetto del Ministro. Infine, anche se la materia non era all’ordine del giorno dell’informativa, abbiamo colto l’occasione per rappresentare all’Amministrazione la gravità della situazione derivante dal mancato esonero dei “vicari” per effetto della legge di stabilità 2015, cui avrebbe dovuto sopperire il cosiddetto organico di potenziamento che però sarà disponibile solo ad anno scolastico inoltrato. L’Amministrazione ha affermato di avere piena consapevolezza del problema e che si sta attivando per una soluzione anche in sede politica. Visto l’ormai imminente inizio del nuovo anno scolastico, abbiamo espresso forti perplessità e preoccupazioni per la natura ancora interlocutoria della risposta fornita.