Se è vero che il passaggio alla "fase 2" dell’emergenza va adeguatamente preparato e governato, attraverso la definizione di regole che garantiscano una ripresa delle attività in un quadro di necessarie garanzie e tutele per la collettività, ciò è ancor più vero per un settore come quello dell’istruzione, che direttamente coinvolge dieci milioni di persone fra studenti e personale scolastico, con un enorme impatto in termini di movimento e trasporti, servizi, contatti sociali.