Venerdì, 22 Febbraio, 2013 - 04:45

Il regolamento sul sistema di valutazione, varato dal Governo e sottoposto al consueto iter di acquisizione dei pareri, è l’oggetto – anche se mai citato in modo esplicito – dei numerosi rilievi e contestazioni formulate in un documento sottoscritto da varie associazioni professionali e dalle associazioni di sinistra dei genitori e degli studenti. L’intenzione di sostenere la valutazione come fattore di sostegno alla miglior qualità della scuola è ripetutamente dichiarata, tuttavia molte delle argomentazioni appaiono scarsamente convincenti e non sempre condivisibili. Non convince la contestazione mossa alle modalità con cui vengono condotte le rilevazioni dell’Invalsi, assimilate a una valutazione “di prodotto” che escluderebbe – si afferma – quella “di processo”; appare piuttosto schematica la declinazione di ruoli e attribuzioni dei diversi soggetti, dove il “primato” della politica nell’indicazione degli obiettivi di sistema porta ad assumere in modo francamente discutibile la rivendicata “terzietà” dei valutatori esterni, accusati più o meno apertamente di invadenza non appena ambiscano ad agire in una dimensione diversa da quella della mera rilevazione statistica. Ancora una volta si ha l’impressione che i buoni intenti siano destinati a rimanere sulla carta, mentre si finisce per assecondare la ritrosia che si manifesta diffusamente ogni qual volta si tenti di tradurre in concrete pratiche quella cultura della valutazione di cui tutti si dicono, a parole, ferventi sostenitori. 

 

Al documento, nel frattempo, ha ritenuto di dover rispondere l’attuale commissario dell’Invalsi, Paolo Sestito, con una lunga e articolata nota, altrettanto meritevole di attenta considerazione, pubblicata sul periodico on line lavoce.info.
Dello schema di regolamento la Cisl Scuola aveva apprezzato l’impianto generale, finalmente affrancato dalle ossessioni premial-punitive che troppo a lungo hanno inquinato il dibattito sulla valutazione; quest’ultima viene infatti riconsegnata alla sua funzione fondamentale, quella di strumento da utilizzare per una più consapevole gestione dei processi formativi e il miglioramento dei loro esiti, in un percorso che muove dall’autovalutazione delle scuole traguardando la necessaria rendicontazione sociale. 

 

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