Sabato, 5 Gennaio, 2013 - 16:10

Assolombarda, Regione Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale hanno siglato un accordo per l’istruzione tecnica. Punta sulla meccanica il primo Comitato Tecnico Scientifico territoriale di indirizzo. L’intesa del 18 giugno 2012  impegna i firmatari a “sostenere lo sviluppo di Comitati Tecnici Scientifici (CTS) territoriali di indirizzo, al fine di consolidare una rete di scuole e aziende per la determinazione di obiettivi didattici e formativi in linea con le attese del mondo del lavoro e tali da favorire l’apprendimento pratico, in particolare attraverso lo sviluppo dell’alternanza scuola lavoro e l’utilizzo dell’apprendistato”

Che cosa sono i Comitati Tecnici Scientifici (CTS)

Sono gli strumenti che permetteranno a scuole e imprese del territorio di costruire e realizzare insieme percorsi formativi che aiutino i ragazzi ad acquisire, in aula e in azienda, le capacità e le competenze che servono davvero a entrare nel mondo del lavoro. Previsti dalla riforma dell’istruzione tecnica del 2010, di fatto i CTS sono organi consultivi che gli Istituti Tecnici possono attivare per coinvolgere rappresentanti delle imprese in vari aspetti della vita scolastica: dalla progettazione della didattica alla realizzazione di esperienze di alternanza scuola-lavoro, dalle iniziative di orientamento per i ragazzi delle scuole medie a quelle di placement per i diplomati.
Interventi di ITS

Con l’offerta di istruzione tecnica superiore Regione Lombardia garantisce dal 2011 al 2015 la formazione di tecnici superiori a livello post-secondario in linea con le esigenze del mercato del lavoro su sei aree tecnologiche (efficienza energetica, mobilità sostenibile, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nuove tecnologie della vita, nuove tecnologie per il made in Italy, tecnologie innovative per i beni e le attività culturali) a cui si affiancano i percorsi di IFTS anch’essi programmati dal 2011 al 2014. Risorse ITS POR FSE 2007/13
– Asse IV: € 1.210.427,96 - Risorse MIUR: € 4.034.758,00 - Cofinanziamento privato: min 10%
 Le esperienze in corso indicano l’importanza della costituzione di organismi in rete di filiera territoriale, i soli che possano, con il coinvolgimento attivo delle istituzioni pubbliche ( scuole, comuni, regione)  e la presenza delle parti  sociali a livello di indirizzo e sorveglianza  riportare a logica unitaria i diversi percorsi formativi ed i finanziamenti. Per la scuola ricondurre finalmente  tutto nel curriculo  ordinamentale è la sola garanzia  di innovazione della didattica e di conseguenza della valorizzazione delle professionalità tecniche e docenti. Per  le parti sociali la possibilità di garantire presenze qualificate ed esperte nella conoscenza del territorio e del settore professionale. Una sfida per la Regione Lombardia mettere a sistema le innovazioni  presenti sul suo territorio.