Nella mattinata di oggi, 28 febbraio, si è svolta l’informativa del MIUR sugli organici del personale docente per il prossimo anno scolastico. L’incontro si è incentrato sull’esame della circolare di accompagnamento al decreto interministeriale.
L’amministrazione nel riproporre, sostanzialmente, le linee e le scelte dello scorso anno (CM 25/2012) ha precisato di non essere ancora in grado di anticipare la ridistribuzione regionale delle quote di organico che, complessivamente non potranno comunque superare la consistenza del 2011/2012 (in applicazione della legge 111/2011 - art. 19 comma 7).
Nel corso del confronto, la CISL SCUOLA ha sottolineato che in presenza di una conferma anche per il prossimo anno del trend di crescita degli alunni, sia pur differenziato per gradi di scuola, il mantenimento del tetto agli organici rappresenta comunque una erosione del servizio offerto alle famiglie. La richiesta avanzata, nella consapevolezza dei vincoli d bilancio, è che sia resa più flessibile la possibilità di anticipazione in organico di diritto di quote dell’organico di fatto, e che siano comunque confermate in diritto le anticipazioni già autorizzate lo scorso anno. Per la scuola dell’infanzia c'è la necessità di una attenzione specifica perchè si deve recuperare la riduzione di organico operata lo scorso anno.
Per la scuola primaria il prossimo anno scolastico vedrà entrare a regime la riforma in tutte le cinque classi del ciclo, e l’organico di tutte le classi di tempo normale sarà costituito sulla base di 27 ore settimanali. Per mantenere gli attuali livelli di erogazione del tempo scuola previsto dai POF diventa indispensabile riassegnare alla stesse scuole le economie che derivano dal passaggio dalle 30 alle 27 ore. Serve una particolare attenzione nella distribuzione delle risorse per il tempo pieno, per il quale si devono prevedere due docenti per classe, e per le scuole che registreranno una crescita di alunni.
Dovranno essere superate le difficoltà di gestione dell’insegnamento della lingua inglese anche attraverso la corretta applicazione delle disposizioni previste dalla normativa e la verifica della regolarità nell’assegnazione delle ore di lingua adocenti specializzati.
Quanto alla scuola secondaria (nel secondo grado il prossimo anno la riforma sarà estesa alle classi quarte) la richiesta punta al controllo della costituzione delle cattedre con più di 18 ore che si riflette pesantemente sulle già scarse disponibilità di posti per i supplenti. Il ricorso massiccio da parte degli uffici territoriali a questo genere di intervento come sistema per rientrare nei limiti di organico fissati, si configura come un abuso, peraltro sempre più diffuso anche nella secondaria di primo grado, ove peraltro il superamento della cattedra di 18 ore non è previsto dalle disposizioni.
Da parte di tutte le OOSS è stato chiesta una particolare vigilanza sia nella trasformazione delle cattedre di lingua straniera sia nell’uso della quota di autonomia del 20% affinchè non si determinino situazioni di soprannumero a regime nei casi in cui le scelte delle scuole causaano la trasformazione di cattedre interne in cattedre orario esterne.
Per l’insegnamento, invece, dello strumento musicale nella scuola media l’amministrazione intende precisare che per l’attivazione delle classi prime è necessaria la presenza di almeno 4 alunni per ciascuno strumento.
Riguardo i corsi serali è stato chiesto che si tenga conto, per la costituzione delle classi, della serie storica dei partecipanti. E’ stato, inoltre, concordato un incontro specifico per gli EDA alla luce degli sviluppi relativi alla costituzione dei CIPIA per i quali devono ancora essere emanate le linee guida e riguardo i quali l’amministrazione ha prospettato un possibile avvio di limitate sperimentazioni nel prossimo anno scolastico.
Un successivo incontro è stato calendarizzato per il pomeriggio del 7 marzo p.v..