Martedì, 23 Aprile, 2013 - 13:57

“Senza i partiti non c’è partecipazione”, così si leggeva nel discorso dottorale che Giorgio Napolitano ha tenuto a Bologna nel gennaio del 2012, in occasione del conferimento della laurea ad honorem il monito -che oggi sembra tornare quanto mai attuale viste le reazioni di piazza davanti a Montecitorio- contro le “reazioni populiste” che si vanno diffondendo in Europa. “I partiti possono conoscere periodi di involuzione e di decadenza, perdendo tra l’altro il senso del limite. Ma la sola strada che resta aperta è quella del loro autorinnovarsi” aveva detto il Capo dello stato rivolgendosi ai giovani. “Tra rifiutare i partiti e rifiutare la politica, l’estraniarsi con disgusto dalla politica, il passo non è lungo: ed è fatale, perché conduce alla fine della democrazia e quindi della libertà”.

Oggi il primo obiettivo: rafforzare le istituzioni

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