Sabato, 7 Settembre, 2013 - 23:45

Il giorno del digiuno e della veglia per la pace in Siria è arrivato. L'appello lanciato domenica scorsa da Papa Francesco ha raccolto migliaia di adesioni da ogni parte del mondo, un appello a tutti, anche ai "fratelli cristiani non cattolici, agli appartenenti alle altre religioni e agli uomini di buona volontà", che potranno partecipare "nel modo che riterranno più opportuno". Una giornata di riflessione, a cui hanno partecipato anche musulmani, che si è conclusa con una veglia di preghiera in Piazza San Pietro. L'omelia di Papa Francesco "La pace si afferma solo con la pace!"

Ognuno si animi a guardare nel profondo della propria coscienza e ascolti quella parola che dice: esci dai tuoi interessi che atrofizzano il cuore, supera l’indifferenza verso l’altro che rende insensibile il cuore, vinci le tue ragioni di morte e apriti al dialogo, alla riconciliazione: guarda al dolore del tuo fratello – ma, penso ai bambini: soltanto a quelli … guarda al dolore del tuo fratello – e non aggiungere altro dolore, ferma la tua mano, ricostruisci l’armonia che si è spezzata; e questo non con lo scontro, ma con l’incontro! Finisca il rumore delle armi! La guerra segna sempre il fallimento della pace, è sempre una sconfitta per l’umanità. Risuonino ancora una volta le parole di Paolo VI: «Non più gli uni contro gli altri, non più, mai!... non più la guerra, non più la guerra!» (Discorso alle Nazioni Unite, 4 ottobre 1965). «La pace si afferma solo con la pace: la pace si afferma solo con la pace, quella non disgiunta dai doveri della giustizia, ma alimentata dal sacrificio proprio, dalla clemenza, dalla misericordia, dalla carità» (Messaggio per Giornata Mondiale della pace 1976).

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