L'Assemblea della Camera oggi (31 ottobre), con 195 voti favorevoli, 7 contrari, 78 astenuti e 349 assenti (!!!), ha approvato, recependo il Testo proposto dalla VII Commisione ed emendamenti dell'Aula, il "Decreto Istruzione" (n. 104 del 12 settembre 2013). Ora il provvedimento passerà all'esame del Senato e dovrà essere convertito entro il 11 novembre.
Via libera al piano triennale (2014-2016) di immissioni in ruolo (69 mila docenti e 16 mila ATA), all' aumentano complessivo dei posti di sostegno (26 mila), a interventi su diritto allo studio, mobilità, edilizia, libri di testo, formazione e bisogni educativi speciali.
In particolare si segnala che:
- per i docenti inidonei la deroga all'obbligo di mobilità intercompartimentale potrà essere consentita solo fino all'anno scolastico 2015/2016;
- non saranno più obbligatori i corsi di formazione e aggiornamento per il personale scolastico delle aree in cui i risultati dei test Invalsi sono meno soddisfacenti;
- le graduatorie di merito regionali del concorso a dirigente scolastico indetto nel 2011 per la copertura di 2.386 posti sono trasformate in graduatorie ad esaurimento. Le graduatorie rimarranno valide fino all'assunzione di tutti i vincitori inseriti prima di bandire un nuovo corso-concorso, nuova modalità di selezione dei dirigenti scolastici;
- gli interventi sui piani didattici riguardano l'inglese nella scuola dell'infanzia, la geografia generale ed economica nel biennio degli istituti tecnici e professionali, l'educazione alla salute (divieto di fumo in spazi intrni ed esterni)
- le scuole, a partire dall'anno scolastico 2014-2015, il materiale didattico digitale elaborato dagli istituti scolastici potrà essere adottato come libro di testo e distribuito attraverso piattaforme digitali a tutte le scuole pubbliche del territorio italiano;
- sono previsti interventi a sostegno di percorsi di orientamento e di istruzione e formazione per il lavoro;
- i finanziamenti per l'edilizia scolastica e le detrazioni fiscali comprenderanno interventi straordinari di ristrutturazione, messa in sicurezza, efficientamento energetico ma anche di "adeguamento antisismico";
- è stata eliminata la norma che prevedeva nell'ambito dei programmi di formazione dei docenti un'apposita preparazione per l'insegnamento ad alunni con bisogni educativi speciali e la disposizione che prevedeva, in via sperimentale, la partecipazione ad almeno un corso di formazione sugli aspetti della didattica dell'inclusione scolastica per i docente assegnati a classi con almeno un alunno con bisogni educativi speciali.
Restano, tuttavia, questioni irrisolte, su cui continua l'impegno della Cisl Scuola. Ancora una volta dall'economia gli ostacoli più difficili da superare, e qualche invasione di campo.