Mercoledì, 6 Novembre, 2013 - 06:00

Il 30 ottobre scorso, la 7^ commissione cultura al Senato ha espresso il proprio parere sulla parte relativa alla scuola della legge di stabilità. Il parere è favorevole, ma con condizioni e osservazioni.

La Commissione ha concluso in sede consultiva l'esame congiunto del disegno di legge di bilancio n. 1121 e delle connesse parti del disegno di legge di stabilità n. 1120. Dopo alcune precisazioni del Presidente e un intervento del senatore Centinaio, concluso il dibattito, sulla Tabella 7-MIUR del disegno di legge di bilancio e sulle connesse parti della legge di stabilità ha replicato la relatrice Puglisi illustrando uno schema di rapporto favorevole con condizioni e osservazioni. Il senatore Bocchino ha dato conto di un rapporto contrario. Il sottosegretario Rossi Doria ha indi a sua volta replicato. Il senatore Di Biagio ha illustrato alcuni emendamenti su cui hanno espresso i rispettivi pareri il sottosegretario Rossi Doria e la relatrice Puglisi. Per dichiarazione di voto sugli emendamenti sono intervenuti i senatori Petraglia, Centinaio e Bocchino (favorevoli), nonché Giannini e Liuzzi (contrari). La Commissione ha indi respinto gli emendamenti presentati alla Tabella 7, mentre ha approvato lo schema di rapporto favorevole con condizioni e osservazioni della relatrice Puglisi sullo stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (Tabella 7) e sulle connesse del disegno di legge di stabilità.

La Commissione ha espresso apprezzato per lo sforzo "notevole per cercare di restituire risorse ai comparti di competenza o quanto meno di preservarli dalle riduzioni di spesa che invece impattano sugli altri Dicasteri", in particolare:

  • sull'articolo 3, commi 3 e 4, che stanzia 3mln di euro nel 2014 e 43,5 rispettivamente per il 2015 e per il 2016, al fine di sostenere "la strategia nazionale di sviluppo nella Aree interne del Paese", finalizzate ad interventi pilota per riequilibrare i servizi di base in materia di istruzione; 
  • sul comma 5 dell'articolo 9 che autorizza per il 2014 la spesa di 220 mln di euro da destinare alle scuole non statali (paritarie pubbliche e private), "compensando la pregressa riduzione del rispettivo finanziamento registrata nella legge di bilancio."

Il rapporto di Commissione registra anche le condizioni e le osservazioni mosse al Governo. Evidenziamo in particolare quelle relative a:

  • Blocco contratto: la 7^ Commissione chiede di porre rimedio alla doppia penalizzazione gravante sul personale della scuola, considerato che il decreto del Presidente della Repubblica 4 settembre 2013, n. 122, per tutto il personale del pubblico impiego autorizza le procedure contrattuali per il biennio 2013-2014 per la sola parte normativa, senza possibilità di recupero per la parte economica, ma che per il solo personale della scuola proroga fino al 31 dicembre 2013 il blocco degli scatti già stabilito per gli anni 2010, 2011 e 2012. Bloccando la progressione per anzianità anche per il 2013 si interviene infatti sul contratto vigente, con un prelievo di 300 milioni di euro, che si spostano dalle retribuzioni del personale, già molto basse, verso il contenimento della spesa pubblica
  • Vendita beni e miglioramento offerta formativa:  la 7^ Commissione chiede che i risparmi derivanti dalla dismissione di alcuni beni appartenenti all'Indire trasferiti abbiano come obiettivo la confluenza  nelle risorse all'istruzione per il miglioramento dell'offerta formativa.

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