Il Miur, contemporaneamente alle istruzioni sull’anno di formazione e prova dei docenti neo assunti, ha emanato, con la nota AOODGPER 036188, anche indicazioni circa il Progetto nazionale di formazione per i dirigenti scolastici neo assunti. Rispetto al testo dello scorso anno scolastico non vi sono particolari novità. Il progetto formativo si snoda, per un totale di 75 ore, attraverso diverse attività:
- la formazione in presenza,
- la formazione autonoma,
- attività di mentoring.
La nota precisa che i dirigenti nominati ai sensi dell’art. 1 c. 88 della legge 107/2015, che già hanno svolto un periodo di formazione intensiva di cui al c. 87, non dovranno svolgere la formazione in presenza ma solo la formazione autonoma ed il periodo di tirocinio.
La formazione in presenza sarà realizzata mediante l’attivazione di nove corsi, organizzati dagli Uffici scolastici regionali attraverso le scuole polo. Ben cinque corsi saranno strutturati su base interregionale e la formazione sarà erogata in videoconferenza. Le aree di formazione sono otto e vanno dall’esame del ruolo del dirigente scolastico alla luce delle innovazioni introdotte con la legge di riforma, alla gestione e valorizzazione del personale, dalla gestione del contenzioso alle problematiche sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Nonostante la legge di riforma abbia introdotto una sostanziale curvatura del profilo del dirigente scolastico verso la leadership educativa, scompaiono dai temi della formazione tutti i riferimenti ad aspetti di gestione pedagogico didattica. Infatti lo scorso anno tra i possibili argomenti di formazione erano previsti ad esempio la definizione del POF, la valutazione degli apprendimenti, l’organizzazione didattica e della flessibilità, la prevenzione della dispersione e del disagio, l’orientamento. Di questi temi non c’è più traccia tra gli argomenti di formazione in presenza.
Per ciò che concerne le attività di tutoraggio, la figura del mentor sarà individuata dal Direttore dell’USR tra i dirigenti scolastici con riconosciuta qualificazione professionale ed esperienza, con un rapporto numerico con i nuovi dirigenti scolastici che è fissato tendenzialmente in 1 a 4. Tuttavia ogni USR potrà stabilire un diverso rapporto in base a criteri rispondenti ad una migliore organizzazione delle attività e al contenimento delle spese. Proprio gli aspetti economici costituiscono una delle note dolenti. Infatti, mentre il finanziamento dei singoli corsi in presenza è lo stesso previsto lo scorso anno, il compenso dei mentor scende da 250 a 175 euro per ogni corsista.
Le risorse finanziarie previste per la realizzazione delle diverse fasi saranno assegnate a 18 scuole polo selezionate dagli USR tra quelle con comprovata capacità gestionale e amministrativo contabile. Il Miur invita gli Usr a curare un’opportuna rotazione nell’individuazione delle scuole polo.