Nei trasferimenti errori numerosissimi e inspiegabili. Individuare subito le cause e rimediare.
Sono davvero tanti i casi di anomalia riscontrati nei trasferimenti dei docenti di scuola primaria, una quantità che non trova riscontro in precedenti esperienze. In pochissimo tempo abbiamo potuto raccogliere una casistica che lascia esterrefatti per la varietà dei casi, che vanno dal mancato trasferimento su sede ottenuta invece da altro docente con minor punteggio, al docente che potendo essere soddisfatto su posto comune nel primo ambito richiesto si ritrova trasferito d'ufficio, su sostegno, lontanissimo dalla provincia di residenza, a quello che pur beneficiando della precedenza per la legge 104 viene scavalcato da docente senza precedenza. E potremmo continuare all'infinito.
Dato che quest'anno siamo in presenza di una mobilità sull'intero territorio nazionale, le conseguenze di un'errata gestione delle procedure producono danni di entità notevole: occorreva dunque ancora maggior cura nel garantire un corretto funzionamento dl sistema che gestisce le operazioni. Ora, poiché per sua natura un sistema informatico non dovrebbe commettere errori nell'eseguire le istruzioni ricevute, ci si chiede se è stato istruito correttamente, se, come e quanto il suo funzionamento sia stato testato prima di passare alla fase operativa.
A queste domande chiediamo sia data immediata risposta, ma soprattutto che si ponga rimedio a questo pasticcio ripristinando una situazione di regolarità che va garantita a tutti e a ciascuno. Non è proprio accettabile che le persone siano costrette a percorrere le vie del contenzioso per vedere riconosciuti i propri diritti.
Roma, 29 luglio 2016
Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola
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Federazione CislSCUOLA comunicato strampa del 27 luglio 2016
Da questa mattina (ieri) i sindacati stanno attendendo la consegna da parte del Miur degli elenchi relativi alla mobilità del personale docente di scuola dell'infanzia, e non intendono lasciare il ministero fino a quando gli elenchi completi non saranno loro consegnati. I docenti interessati, che avrebbero dovuto ricevere una comunicazione personale via e-mail, si sono visti recapitare un messaggio senza alcuna indicazione della sede ottenuta. I movimenti della scuola primaria, nel frattempo, subiscono uno slittamento al 29 luglio, salvo ulteriori complicazioni.
La mancata pubblicazione, nei tempi previsti, dei trasferimenti e passaggi del personale docente di scuola primaria, insieme alle tantissime irregolarità che si stanno riscontrando in quelli della scuola dell'infanzia non possono essere minimizzati come mero intoppo tecnico: quando sono in gioco fattori importanti nella vita delle persone (dove andrò a lavorare? Dove dovrò risiedere? Che faccio con la famiglia?) ogni trascuratezza, ogni ritardo, ogni errore sono semplicemente inammissibili da parte di chi, ancora una volta, sta dando prova di una capacità di gestione dei problemi ben lontana dalle ambizioni che continuamente ostenta. La farraginosità di alcune modifiche introdotte dalle legge 107 in materia di gestione del personale, unite al pressappochismo con cui è stato ideato e gestito il piano straordinario di assunzioni, sono tali da mettere in ginocchio persino il sistema informatico che gestisce le operazioni. E mentre si spendono tante parole sullo sviluppo deldigitale in tutto il sistema scolastico, chi ha il compito di governarlo ci offre dimostrazioni così palesi di incapacità e inefficienza.
Non osiamo pensare a quanto ci attende da qui all'inizio dell'anno scolastico, se continueremo a fare i conti con disfunzioni e intoppi del sistema che stanno diventando "sistematiche". La ministra e i suoi collaboratori facciano un passo, se vogliono vedere il frutto del loro cattivo operato, in una delle nostre sedi, che continuano ogni giorno, da tempo, ad essere affollate di persone alla faticosa ricerca di capire che cosa li attenda all'avvio del prossimo anno scolastico. Si renderebbero conto di quale sia il livello di apprezzamento nei loro confronti, vedrebbero quanto sia diventato largo e profondo il solco che questo governo e questo ministro hanno scavato tra sé e il mondo della scuola.
Roma, 27 luglio 2016
Flc Cgil Domenico Pantaleo
CISL Scuola. Maddalena Gissi
Uil Scuola Giuseppe Turi
Snals Confsal. Marco Paolo Nigi
Gilda Unams. Rino Di Meglio