Sabato, 8 Aprile, 2017 - 08:15
Dopo l'incontro al MIUR sulle deleghe: va evitato un nuovo strappo con il mondo della scuola. Nota unitaria
Si è concluso nella tarda serata del 4 aprile il confronto tra sindacati scuola e il sottosegretario Vito De Filippo sulle deleghe della legge 107/2015. Il Miur ha sottoposto il testo di sette degli otto schemi di delega (esclusa la valutazione) modificati sulla base dei pareri espressi dalle Commissioni Cultura di Camera e Senato.
Il confronto si è svolto in tempi ristrettissimi, tali da rendere assai complicato approfondire temi complessi come quelli trattati dalle deleghe. Il governo non è stato in grado di assicurare, nell’esercizio della delega, il giusto livello di coinvolgimento su materie che per loro natura avrebbero richiesto una discussione ampia nel mondo della scuola. La possibilità di rimediare in fase applicativa a molte delle criticità della legge 107, ampiamente rappresentate nelle audizioni parlamentari e ribadite nel corso dell’incontro al MIUR, è risultata pertanto in gran parte compromessa.
Nel merito, valutiamo positivamente alcune modifiche frutto dei confronti con le Commissioni Parlamentari, con particolare riferimento alla decisione di procedere con un piano straordinario di assunzioni dei docenti della scuola secondaria (con una fase transitoria del nuovo sistema di reclutamento) e ai profondi e condivisi cambiamenti apportati al testo della delega sulle scuole italiane all’estero. Sul resto, tra molte incertezze ed ambiguità, come quella di sostituire l’abilitazione all’insegnamento con un titolo di specializzazione, non ci sono modifiche tali da far cambiare sostanzialmente le valutazioni critiche espresse durante le audizioni parlamentari.
Particolarmente grave la scelta di confermare l’impostazione di fondo della delega sull’inclusione, nonostante le numerose criticità da noi segnalate, la mancanza di posti aggiuntivi da destinare al potenziamento per le sezioni delle scuole dell’infanzia, le persistenti invasioni di campo su materie contrattuali riguardanti docenti, dirigenti e ATA, la scarsa consistenza del percorso di generalizzazione della scuola dell’infanzia, il rilevante aumento dei carichi di lavoro per docenti e ATA per i quali si prevedono ulteriori funzioni e oneri a organico invariato.
Riteniamo che questo modo di procedere sia destinato ad aggravare la condizione di diffuso disagio che la scuola sta vivendo da tempo e ad allargare ulteriormente la frattura generata da scelte politiche sbagliate, assunte al di fuori dal necessario contesto di confronto e condivisione con la comunità scolastica, fattori decisivi di sostegno a processi di autentica innovazione.
Diventa per questo ancor più indispensabile dare al mondo della scuola concrete risposte su questioni essenziali:
Questi i temi principali su cui nelle prossime ore, pronti ad assumere le necessarie conseguenti iniziative di mobilitazione, misureremo la coerenza dei comportamenti e delle decisioni rispetto agli impegni che Governo e ministra hanno più volte assunto, insieme alla dichiarata volontà di ricostituire con le parti sociali e più in generale col mondo della scuola un clima di dialogo e di condivisione.
Roma, 5 aprile 2017
Flc CGIL, Francesco Sinopoli
CISL Scuola, Maddalena Gissi
UIL Scuola, Giuseppe Turi
SNALS Confsal, Marco Paolo
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