Noi alunni delle classi 5a A Sistemi Informativi Aziendali e 4 a A Amministrazione Finanza e Marketing dell’istituto IIS L. Einaudi, in collaborazione con i professori Luisa Treccani e Dario Eugenio Nicoli, all’interno del percorso di Educazione Civica “Dallo Smart Working all’intelligenza al lavoro. Ipotesi sul lavoro che verrà“ (progetto che nasce con l’obiettivo di avvicinare noi giovani ai cambiamenti che negli ultimi anni hanno segnato il mondo del lavoro), in questi mesi segnati dalla pandemia e dalla rivoluzione delle metodologie del lavoro, ci siamo impegnati ad elaborare un manifesto del buon lavoro. VALORE DELLA MISSION ORGANIZZATIVA Un lavoro buono è tale quando concorre ad uno scopo dotato di valore positivo, espresso nella mission dell’organizzazione. Il valore del prodotto/servizio consiste nel sapere rispondere ai bisogni dei singoli e della società, in coerenza con i principi della nuova economia: partecipazione, sostenibilità, legami comunitari, tutela della salute, inclusione, verità e bellezza. Tutto questo indica il profilo di un’organizzazione consapevole della sua responsabilità sociale. «Quando il proposito dell’individuo e quello dell’organizzazione entrano in risonanza e si rinforzano l’uno con l’altro accadono cose straordinarie. Quando il lavoro incontra la vocazione [...] spesso ci sentiamo travolti dalla grazia. Ci sembra che ci siano spuntate le ali. Lavorando partendo dalle nostre aree di forza, tutto sembra facile e ci sentiamo produttivi come raramente ci è capitato prima». La soddisfazione del lavoro è la risonanza interiore di un bene raggiunto. 2 APPARTENENZA BASATA SU UNA STRATEGIA CONDIVISA La strategia che mira a perseguire lo scopo buono dell’azienda va condivisa tra imprenditore e lavoratori tramite canali di dialogo solidi e duraturi nel corso del tempo in modo da creare un senso di appartenenza all’interno dell’azienda. Questo perché sentiamo l’urgenza di un cambio di rotta e di un impegno comune da parte delle persone direttamente coinvolte, dello Stato e delle Istituzioni, della Scuola e dei datori di lavoro