Monica Manfredini è stata riconfermata segretaria generale della Cisl Scuola Lombardia. Con lei in segreteria rieletti anche Luisa Treccani e Massimiliano Sambruna. L’elezione è avvenuta nel tardo pomeriggio a conclusione dei lavori del 7° congresso regionale, riunito da ieri ai Chiostri di S. Barnaba.
“Disegnare oggi la scuola di domani. Esserci, fare, cambiare” lo slogan della due giorni di confronto e dibattito che ha impegnato 85 delegati in rappresentanza di oltre 40mila lavoratori della scuola lombarda.
Una scuola che negli ultimi due anni è stata messa fortemente alla prova dalla pandemia. “La Cisl Scuola non si accontenterà di “tornare alla normalità” – ha chiarito la segretaria generale Cisl Scuola Lombardia, Monica Manfredini, nella sua relazione – perché la scuola, bene comune per eccellenza, non era per nulla ottimale prima. Non accontentarsi vuol dire continuare a lavorare perché a tutti sia offerta la possibilità di “poter andare a scuola”, di poter avere un luogo in cui crescere insieme, di potersi confrontare liberamente nonostante, anzi grazie, le differenze di ognuno, di poter diventare sempre più persone umane. Sono questi gli obiettivi per noi irrinunciabili”.
In questi ormai quasi due anni di pandemia, in particolare in occasione della campagna vaccinale, Cisl Scuola Lombardia considera proficua l’interlocuzione con tra assessorati regionali, Ufficio Scolastico Regionale e sindacati. “Un’esperienza di confronto – ha detto Manfredini – che potrebbe essere potenziata e migliorata per affrontare, ad esempio, il nodo dei trasporti per gli studenti che era critico anche prima del Covid-19 o per riuscire ad avere una fotografia aggiornata della situazione dell’edilizia scolastica in Regione anche in vista dei prossimi impegni previsti nella Missione 4 del Pnrr”.
Il potenziamento delle infrastrutture materiali, sia in termini quantitativi che qualitativi, è del resto una delle priorità indicate dalla Cisl Scuola Lombardia per avere una scuola all’altezza delle sfide future. “L’altra sono gli investimenti sul personale, ovvero poter disporre di personale in numero adeguato e soprattutto preparato – ha concluso la segretaria generale lombarda -. A parole si è tutti concordi nel ritenere che questo sia prerequisito per avere un sistema di formazione e istruzione in grado di innovarsi con qualità, di favorire l’inclusione, di migliorare continuamente i risultati di apprendimento. Il problema è quanto siamo disposti ad investirci realmente”.