Vogliamo uno stipendio più dignitoso, vogliamo fornire la migliore formazione possibile

Le lavoratrici ed i lavoratori del settore si sono riuniti per chiedere a gran voce il rinnovo di questo contratto, che permetterebbe loro di avere uno stipendio dignitoso e di poter svolgere nel miglior modo possibile la propria professione, anche nell’ottica di fornire la migliore formazione agli utenti che a loro si rivolgono. 

“Vogliamo portare all’attenzione di tutti il tema della formazione professionale” - ha commentato Monica Manfredini, Segretaria Regionale della CISL Scuola Lombardia, a margine del presidio di sensibilizzazione. “Perché oggi si continua a parlare dell’importanza della formazione, a tutti i livelli, fin dalla giovane età e successivamente, nei diversi casi della vita, infatti una persona inizia la sua vita professionale con un lavoro, ma non è detto sarà lo stesso di tutta la vita. la formazione professionale si occupa esattamente di questo: serve a far raggiungere l’obbligo scolastico a tanti ragazzi che hanno intelligenze, competenze e necessità diverse, ma serve anche per l’avviamento al lavoro, per la riconversione e per fornire alle persone nuove competenze”. “Purtroppo” – ha dichiarato sempre Monica Manfredini – “la formazione professionale è ancora una ‘Cenerentola’ nel campo delle risorse e questo è un problema essenziale: per fare buona formazione ci vogliono buoni formatori e quindi un personale che si dedica completamente e a tempo pieno a questa attività, che spende anche tempo ed energie per formarsi continuamente. C’è bisogno quindi di un contratto che dia non solamente una garanzia di stipendio dignitoso, ma anche una garanzia di un’organizzazione del lavoro che permetta al personale di svolgere al meglio la propria attività”. “Quindi” – conclude Monica Manfredini – “l’idea del presidio è richiedere un contratto nazionale, che affermi la dignità del fare formazione, all’interno del quale poi ci siano degli spazi per fare le contrattazioni centralizzate. Sembra semplice, ma non è semplice: infatti per la formazione professionale abbiamo un contratto che è fermo da più di 9 anni. Inoltre, chiediamo anche che Regione Lombardia distribuisca le proprie risorse nel miglior modo possibile agli enti e faccia in modo che gli enti le utilizzino in modo particolare per pagare i lavoratori”. 

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