
27 GENNAIO GIORNO DELLA MEMEORIA
Se i profeti irrompessero
per le porte della notte e cercassero un orecchio come patria.
Orecchio degli uomini
ostruito d’ortica
sapresti ascoltare?
Se la voce dei profeti soffiasse
nei flauti-ossa dei bambini uccisi,
espirasse l’aria bruciata da grida di martirio,
se costruisse un ponte con gli spenti sospiri dei vecchi.
Orecchio degli uomini
attento alle piccolezze,
sapresti ascoltare?
Se i profeti entrassero sulle ali turbinose dell’eternità
se ti lacerassero l’udito con le parole:
chi di voi vuole far guerra a un mistero,
chi vuole inventare la morte stellare?
Se i profeti si levassero
nella notte degli uomini
come amanti in cerca del cuore dell’amato,
notte degli uomini
avresti un cuore da donare?
Nelly Sachs nasce a Berlino nel 1891, figlia unica di Georg William Sachs e Margarete Karger, due ingegneri e produttori di manufatti in gomma, di religione ebraica e cresce frequentando le famiglie ebraiche più benestanti. Dopo avere ricevuto l’ordine di presentarsi a un campo di lavoro, nel 1940, riesce a fuggire in Svezia, dove si stabilisce e vivrà per tutta la vita. Nel 1947 viene pubblicato il suo primo libro di poesia. Nel 1950 inizia una serie di lunghi periodi di ricovero in ospedali psichiatrici. Le raccolte poetiche degli anni Cinquanta la segnalano all’attenzione del pubblico tedesco. Tra i suoi estimatori spicca Paul Celan, con il quale intreccia un rapporto epistolare nutrito da reciproca ammirazione e destinato a sfociare in una intensa amicizia. Si incontreranno solo nel 1960 a Zurigo e a Parigi. Dagli anni Sessanta la fama di Nelly Sachs diventa internazionale e nel 1966 riceve il Premio Nobel. Muore a Stoccolma nel 1970