Il 23 maggio u.s., le Parti hanno ribadito la volontà di sottoscrivere il rinnovo del CCNL FP entro
il 31 dicembre 2023 e di pubblicare entro il prossimo mese di giugno il testo del CCNL 2011-
2013 con gli aggiornamenti normativi e gli allegati concordati.
Forma e Cenfop hanno proposto, stante l’attuale situazione in cui versa il sistema della IeFP, un
rinnovo contrattuale possibile con le risorse disponibili, ipotizzando anche un accordo annuale
sulla parte economica (2024) del CCNL con l’impegno a successivi rinnovi annuali. Hanno
avanzato la richiesta di rivisitare l’attuale impianto orario settimanale, adeguandolo alle
trasformazioni e ai nuovi assetti organizzativi del sistema, fermo restando il limite massimo
settimanale. L’obiettivo delle rappresentanze degli Enti è quello di arrivare, nell’ambito delle
funzioni articolate e delle attività corsuali, alla piena esigibilità dell’orario di lavoro. L’Allegato
11 – secondo le delegazioni degli Enti – deve essere aggiornato con due nuove figure
professionali già presenti in alcune regioni e funzionali, in particolare, per alla formazione
continua e per i servizi per il lavoro. La controparte ha evidenziato alcune difficoltà di carattere
economico relativamente alla copertura dei primi tre giorni di malattia. Per quanto riguarda la
materia economica nel suo complesso, le Delegazioni degli Enti hanno proposto per il 2024 un
aumento tabellare poco significativo al quale si sommerebbe il costo della “sanità integrativa”.
La materia degli incentivi dovrebbe essere rimandata e regolamentata dal livello regionale. Gli
Enti chiedono clausole di salvaguardia per gli incrementi economici nelle regioni dove è stata
dichiarata una crisi del sistema o negli Enti in situazioni oggettive e conclamate di crisi aziendale.
In ultimo il rinnovo del CCNL dovrà prevedere l’aggiornamento dei vigenti contratti regionali.
Le OO.SS. a seguito di un approfondimento critico delle richieste avanzate da Forma e Cenfop,
si sono riservati di elaborare una proposta unitaria entro il prossimo 6 giugno, data di ripresa
del confronto. Le OO.SS. hanno contestato le richieste avanzate da Forma e Cenfop sull’istituto
della malattia e sospeso il giudizio sugli altri istituti per l’assenza di ulteriori e necessari dettagli.
Hanno respinto, altresì, le proposte economiche che appaiono, alla luce di un periodo di latenza
contrattuale di circa 10 anni, insufficienti a garantire il potere di acquisto delle attuali
retribuzioni.
Roma, 29 maggio 2023