Nell’incontro di oggi a Palazzo Chigi abbiamo detto con estrema chiarezza che le modifiche apportate dalla Commissione Istruzione al disegno di legge non danno risposte sufficienti alle tante criticità che stiamo da tempo evidenziando e su cui l’intero mondo della scuola è mobilitato. Il governo finalmente apre una fase di ascolto, ma a contare saranno le scelte che verranno fatte per accogliere le richieste di sostanziali modifiche al provvedimento in discussione alla Camera.
Anche oggi le abbiamo ribadite:
- un piano di assunzioni che soddisfi le legittime aspettative di migliaia di precari esclusi da quanto prevede l’attuale stesura della legge. C’è bisogno di intervenire rapidamente, con un decreto legge, per le assunzioni decorrenti dal prossimo 1° settembre, ma per coprire il fabbisogno delle scuole e stabilizzare decine di migliaia di precari che ne hanno diritto è indispensabile un piano pluriennale che riguardi il personale docente e il personale ATA
- rifiuto di un modello di governo della scuola centrato su prerogative del dirigente enfatizzate a scapito della collegialità e della dimensione cooperativa che deve caratterizzare la progettazione e la gestione delle attività della scuola
- salvaguardia delle prerogative contrattuali su materie che investono aspetti normativi e retributivi del rapporto di lavoro, come l'assegnazione di sede, la mobilità e la retribuzione accessoria
- esclusione di soggetti non adeguatamente qualificati nelle sedi di valutazione ai fini della conferma in ruolo e della valorizzazione professionale
Il Governo si è impegnato a seguire un percorso di confronto di cui sono state individuate le tappe: incontri al MIUR con i sindacati di categoria, audizione al Senato nel momento in cui si avvierà l’esame del testo trasmesso dalla Camera, ulteriore incontro a Palazzo Chigi. Saranno gli esiti di questo confronto a dirci se e quanto si sarà tenuto conto delle nostre richieste di significativa modifica del provvedimento, portate avanti col forte sostegno di una mobilitazione ampiamente condivisa dall’intero mondo della scuola, che resta pertanto confermata.
Roma, 12 maggio 2015
Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola