Martedì, 14 Luglio, 2015 - 11:15

"La Presentazione del Rapporto nazionale sulle prove INVALSI dell'anno scolastico 2014/2015 conferma che in Lombardia la 'buona scuola' già c'è. Non solo gli studenti della Lombardia si collocano ai vertici della classifica delle regioni, ma i risultati continuano a migliorare anno dopo anno". Lo ha detto Valentina Aprea, assessore all'Istruzione, Lavoro e Formazione professionale di Regione Lombardia, commentando a caldo il rapporto nazionale sulle prove INVALSI.

"L'impegno di tutte le componenti del sistema scolastico - prosegue Aprea - è mostrato anche dall'ampia partecipazione alle prove che raggiunge quasi il 100% degli studenti, segno evidente dell'aver raggiunto una piena condivisione dello spirito della valutazione, che è anche l'orgoglio di rendere conto del proprio operato e di condividerne i risultati", prosegue l'assessore, "ma la scuola lombarda merità più fiducia e libertà".

Il pensiero corre alla legge di riforma appena approvata: "Evidenzio una netta distanza tra la grande responsabilità e la maturità della scuola lombarda e la legge sull'istruzione approvata oggi dal Parlamento. Questa legge non aumenta di certo l'autonomia delle scuole, tutto il potere decisionale resta a Roma. La scuola lombarda merita più fiducia e più libertà di quanto lo Stato intenda riconoscere anche con la legge appena approvata" spiega Aprea. "Nonostante la distanza di questi interventi normativi centrali, i dirigenti, i docenti e tutto il personale scolastico sul territorio operano sempre con passione e competenza, come i risultati INVALSI continuano a mostrare".

Altro limite della legge è che "si è persa un'occasione per spostare la responsabilità delle scelte operative che riguardano la vita scolastica sulle singole scuole, affidando loro la selezione e l'assunzione del personale, la gestione diretta delle risorse finanziarie e la scelta delle proprie modalità organizzative, così come pure era stato parzialmente ipotizzato dal Governo all'inizio del percorso legislativo della 'buona scuola'".

"Ci saremmo aspettati dal Governo - dice ancora l'assessore Lombardo - indirizzi e gli obiettivi di apprendimento, ma non una gestione diretta di tutti gli ambiti gestionali, a partire dal reclutamento, per il quale il Governo ha ancora recentemente mostrato la propria inadeguatezza, riuscendo a farsi annullare per la seconda volta dal Tar il concorso per dirigenti scolastici svolto in Lombardia e per di più prevedendo immissioni in ruolo dei docenti precari escludendo quelli che hanno superato i più qualificati percorsi di abilitazione".

"Per queste ragioni temiamo che la 'buona scuola lombarda' - conclude l'assessore - abbia più da temere che altro dalla legge nazionale. Per ora, tra concorso dirigenti ed esclusione dal piano di assunzione degli abilitati TFA e PAS, il saldo è sicuramente negativo".

Un giudizio critico ma, ci sembra, non totalmente negativo su una legge che per alcuni aspetti recepisce indicazioni e proposte condivise da Forza Italia.

(dal sito Tuttoscuola.com - notizia inserita il 10 luglio 2015)

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