Il 13 ottobre scorso si è svolto a Roma presso l'ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) l'incontro per la definizione deli comparti contrattuali nel Pubblico impiego. Il rinnovo dei contratti è subordinato alla riforma della Pubblica Amministrazione avviata dall’allora ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta nel 2009 e rimasta inattuata. La riforma prevedeva il taglio da 11 a 4 comparti a cui il governo Renzi vuole dare continuità. Il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Marianna Madia, aveva inviato, nei giorni scorsi, una lettera all’Aran sollecitando la discussione con i sindacati per raggiungere un accordo sia sulla riduzione dei comparti che sul rinnovo dei contratti.
"L' incontro di oggi con l'Aran, che si impegna a riconvocarci entro i prossimi dieci giorni, non è entrato nel merito della questione. Abbiamo comunque chiesto alla stessa Agenzia di farsi dare dal Governo un mandato chiaro ed indicazioni più precise uscendo dal vago per fornire, così, sostanza all' avvio del rinnovo contrattuale". Lo ha dichiarato in una nota il Segretario confederale della Cisl, Maurizio Bernava, al termine dell' incontro con l'Aran. "Il rinnovo dei contratti del Pubblico impiego- ha proseguito Bernava - dopo sei anni di blocco ed una legislazione totalmente invasiva e penalizzante per la contrattazione del settore pubblico, assume una valenza straordinaria e di passaggio epocale. Siamo convinti che il contratto si debba fare subito, così come siamo convinti che debba essere fortemente innovativo, dalla definizione dei comparti imposta per legge, a tutti i passaggi successivi. Come Cisl, affermiamo la volontà di definire un contratto che ridia il diritto ai lavoratori pubblici di recuperare il potere d'acquisto e di intervenire nei processi di riorganizzazione e di riqualificazione delle Pubbliche Amministrazioni. Per questo anche il settore pubblico deve puntare sulla contrattazione di secondo livello che va liberata e valorizzata sia sui processi riorganizzativi sia per recuperare risorse". "Il Governo- ha poi concluso - esca dal silenzio ed eviti che il prossimo incontro con l'Aran sia inconcludente e si affretti a definire le risorse economiche per gli aumenti". (Ufficio Stampa Cisl)