Lunedì, 27 Gennaio, 2014 - 15:45

Giovedì 23 gennaio 2014 si è tenuta, presso la sede di Confindustria Lombardia, la presentazione del Rapporto sulla domanda di competenze professionali che le imprese chiedono ai diplomati tecnici. La ricerca, giunta alla sua seconda annualità, ha coinvolto oltre 300 aziende lombarde che attraverso un’apposita piattaforma online hanno mappato quasi 500 profili aziendali, riferiti ai principali indirizzi dell’Istruzione tecnica di interesse per le imprese: meccanico, elettronico, informatico, chimico e amministrativo.

L'analisi, condotta su oltre 300 aziende lombarde, ha cercato di cogliere l'evoluzione dei fabbisogni di competenze richieste dal mondo del lavoro in cinque ambiti d'applicazione: meccanico, elettronico, informatico, chimico e amministrativo.

Le aziende – spiegano i curatori della ricerca – chiedono caratteristiche legate a produttività e qualità, ma soprattutto evidenziano la necessità di competenze relazionali. In questo momento la coesione è un fattore cruciale. In un lavoratore le aziende apprezzano caratteristiche come la capacità di assumere responsabilità specifiche o, per esempio, di portare all'interno dell'azienda le conoscenze acquisite all'esterno. Per questo motivo, la conoscenza dei fabbisogni di competenze richieste dal mondo di lavoro è fondamentale anche per lo sviluppo di attività di orientamento coerenti. Le imprese lombarde hanno bisogno di competenze tecniche, anche altamente qualificate, e la formazione deve servire non solo a fare acquisire conoscenze, ma soprattutto a capire quando e come applicarle, in funzione del risultato e dei differenti contesti professionali [Alberto Ribolla – Presidente di Confindustria Lombardia]

Le qualifiche professionali sono ancora troppo deboli ed eccessivamente numerose. Se vogliamo realmente intercettare le esigenze del territorio, dobbiamo sfoltire il catalogo delle qualifiche e introdurre nuove categorie che interpretino le esigenze dei nuovi settori, oltre che del manifatturiero. [Valentina Aprea – Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia]

Abstract

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