Il 12 giugno si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale contro il lavoro minorile.
Ieri, 11 giugno, durante l’udienza generale, Papa Francesco ha ricordato la Giornata mondiale contro il lavoro minorile con queste parole: «Decine di milioni di bambini sono costretti a lavorare in condizioni degradanti, esposti a forme di schiavitù e di sfruttamento, come anche ad abusi, maltrattamenti e discriminazioni. Auspico vivamente che la Comunità internazionale possa estendere la protezione sociale dei minori per debellare questa piaga. Rinnoviamo tutti il nostro impegno, in particolare le famiglie, per garantire ad ogni bambino e bambina la salvaguardia della sua dignità e la possibilità di una crescita sana. Una fanciullezza serena permette ai bambini di guardare con fiducia alla vita e al futuro», alzando il Cartellino Rosso al lavoro minorile durante l’udienza.
Secondo le ultime stime dell’ILO sul lavoro minorile nel mondo (settembre 2013), il numero di minori che lavorano è diminuito di un terzo dal 2000, passando da 246 milioni a 168 milioni mentre il numero quelli che svolgono lavori pericolosi è passato da 171 milioni a 85 milioni. Tra il 2008 e il 2012, sono stati registrati i progressi più significativi con una diminuzione di 47 milioni di minori lavoratori, ovvero da 215 milioni a 168 milioni, mentre i minori che svolgevano lavori pericolosi sono passati da 115 milioni a 85 milioni. Nonostante questi progressi, non sarà possibile raggiungere l’obiettivo, fissato dalla comunità internazionale, di eliminare entro il 2016 le peggiori forme di lavoro minorile, una priorità nella lotta globale contro questo fenomeno. Per avere qualche possibilità di raggiungere rapidamente questo obiettivo, occorre accelerare e intensificare i nostri sforzi.
Accelerare i progressi richiede l’adozione di misure che vadano a colpire il lavoro minorile alla radice: la protezione sociale è parte fondamentale della risposta in quanto protegge i minori e le loro famiglie, contribuisce a dare a tutti i bambini le stesse opportunità nel realizzare il proprio potenziale e nel vivere una vita in buona salute, felice e produttiva. (Per saperne di più)
Proponiamo un lavoro sull'argomento realizzato dal regista Stefano Sagerella con una classe del Liceo "G.Tenca" di Milano.