Venerdì, 28 Agosto, 2015 - 21:00
La legge 107/2015 in molte sue parti confligge con principi costituzionali e disposizioni normative e contrattuali. Ciò avviene, ad esempio, nel momento in cui essa lede la libertà d’insegnamento, crea un’autorità salariale nella figura di una sola persona (caso unico nei rapporti di lavoro pubblici), introduce meccanismi di valutazione individuale a cui conseguono premi in denaro che dovrebbero invece seguire la disciplina contrattuale. A tal fine, fermo restando il doveroso rispetto dell’autonomia professionale dei docenti e del personale ATA e di quella degli organi collegiali di governo della scuola, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda forniscono alcune indicazioni di possibili e pienamente legittimi comportamenti, con lo scopo esclusivo di evitare che la legge 107 possa arrecare grave pregiudizio all'efficacia dell'azione educativa e formativa e alla professionalità del personale scolastico.
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