Si è svolta nel primo pomeriggio di oggi, 12 febbraio, la conferenza stampa con la quale i segretari generali dei cinque maggiori sindacati del comparto istruzione e ricerca hanno presentato ragioni e obiettivi della mobilitazione, ripresa nel settore scuola per i troppi impegni disattesi dopo la firma del verbale di conciliazione dello scorso 19 dicembre. Annunciato la sciopero per il 17 marzo, incentrato in modo particolare sulle problematiche del reclutamento e del precariato, una data che potrebbe tuttavia essere anticipata in relazione agli sviluppi della vicenda concorsi, i cui bandi sono in questi giorni all'esame del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.
Dal link l'intervista rilasciata dalla segretaria generale CISL Scuola Maddalena Gissi a Orizzonte Scuola e il video integrale della conferenza stampa.
In allegato la nota introduttiva e le slide illustrative dei temi oggetto della mobilitazione.
INTEGRALE DELLA CONFERENZA STAMPA
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Di seguito, il testo delle note ANSA sulla conferenza stampa.
"Scuola: sindacati, sciopero il 17 marzo per i precari - "Bullismo ministeriale" - La data potrebbe non essere l'unica
ROMA (ANSA), 12 FEB 2020 - I sindacati della scuola sono sul piede di guerra. "Sono in atto azioni di bullismo ministeriale", hanno detto oggi i rappresentanti di Cgil Cisl Uil Gilda e Snals scuola. "È in atto una profonda rottura dei rapporti con il sindacato, c'è un metodo eccessivamente ideologico di muoversi da parte della ministra". È previsto uno sciopero della scuola per i precari il 17 marzo e i sindacati annunciano nuovi scioperi (ore 15.49).
ROMA (ANSA), 12 FEB 2020 - Avvio della procedura abilitante per i docenti aventi titolo; sistema permanente di abilitazione all'insegnamento, ma soprattutto rimodulazione delle modalità del concorso straordinario per la stabilizzazione di 24mila precari che a breve dovrebbe essere bandito dal ministero di viale Trastevere: queste le richieste dei sindacati. Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals hanno accusato la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina di aver "sbattuto la porta in faccia" ai sindacati.
"Abbiamo fatto un appello alla ministra affinché dedicasse un attenzione particolare a un settore che conosce bene ma da parte sua non c'è alcuna volontà di governare con una politica partecipativa", ha detto la segretaria della Cisl Scuola, Maddalena Gissi, ricordando che i sindacati rappresentano l'80 per cento dei lavoratori della scuola. La ministra, ha accusato Gissi, "dovrebbe provare a vincere un concorso cosa che non ha fatto".
"La Scuola e il Presidente della Repubblica sono le due istituzioni che godono della fiducia del Paese - ha aggiunto Pino Turi segretario della Uil Scuola - affermare quindi che chi lavora nella scuola non è all'altezza equivale ad offendere gli italiani. Così come lo fa sostenendo di voler valutare chi lavora nel settore da 10 anni. Questa ministra fa la debole con i forti, come il ministro dell'Economia, e la forte con i deboli che sono i lavoratori".
Elvira Serafini dello Snals, ha accusato il ministero "che si sente gratificato per aver rotto le relazioni sindacali. Questo è successo e non può essere. Al momento non c'è dialogo né apertura".
Rino Di Meglio della Gilda degli Insegnanti ha parlato "di una virulenza nei confronti dei sindacati" da parte della ministra Azzolina, "mai vista prima". Secondo Francesco Sinopoli, segretario della Cgil Scuola, "la qualità di chi insegna in cattedra non si basa sulla batteria dei test ma sulla formazione. Quella della Azzolina è una propaganda che noi conosciamo bene e che negli anni non ha portato benefici a nessuno; siamo sorpresi che venga riproposta adesso. Ma tant'è. Il concorso straordinario, ottenuto dai sindacati, serve a stabilizzare i precari. Questo sciopero avrà un grande valore politico e anticipa altre mobilitazioni. Non escludiamo infatti un'altra giornata di sciopero già in questa stagione" (ore 16.18).
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