Oggi 9 giugno 2021 le OO.SS. Regionali della Lombardia hanno organizzato, in concomitanza con il presidio nazionale davanti a Montecitorio a Roma, un Presidio per portare a conoscenza dell’opinione pubblica e della politica la necessità di un intervento di modifica del D.L. 73/2021 (Decreto Sostegni bis) relativamente ai temi della scuola. Il 20 maggio 2021 veniva firmato il “Patto per la Scuola al centro del Paese” in cui nella premessa viene ricordato che “Il sistema di istruzione e formazione è centrale per lo sviluppo sostenibile e per il lavoro e costituisce una infrastruttura strategica del nostro Paese, “una risorsa decisiva per il futuro della comunità nazionale” come affermato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dal Presidente del Consiglio Mario Draghi nel suo discorso alle Camere: “un’occasione storica di ridare priorità alla scuola, non sprechiamola” e che “Le istituzioni scolastiche costituiscono il volano di crescita culturale ed economica, luogo di sviluppo delle competenze per una cittadinanza consapevole e partecipativa nel nostro tessuto sociale”.
Il Governo il 21 maggio 2021 emanava il DL 73, in netta contraddizione con i contenuti del “Patto per la Scuola”.
Oggi manifestiamo perché il D.L. 73 venga modificato in quanto contiene diverse misure non condivisibili e altre mancanti da integrare:
1. le assunzioni sono riservate solo alla 1^ fascia delle GPS, mentre noi chiediamo di estendere alla seconda fascia delle GPS
2. sulla prima fascia GPS il requisito dei tre anni va rimosso, perché serve solo a ridurre le assunzioni
3. docenti di sostegno e corsi di specializzazione: È necessario prevedere, nell’ambito dei corsi di specializzazione per il sostegno didattico, una quota riservata (50%) ai docenti con tre anni di servizio. Si tratta di docenti che hanno maturato esperienza e professionalità specifica (riconosciuta dalla stesso Ministero dell’Istruzione con l’istituzione della II GPS sostegno) ma che potrebbero rimanere esclusi stante l’esiguità dei contingenti annualmente previsti per i suddetti corsi. Cosi facendo la scuola disperderebbe un patrimonio di professionalità e competenze maturate in tema di integrazione degli alunni con disabilità.
4. le semplificazioni del concorso ordinario con i quiz accorciano i tempi ma non aiuta chi dovrà fare quel concorso e non da garanzia di riconoscimento del merito
5. la scelta di non permettere a chi sarà bocciato all’ordinario di ripetere il concorso è una misura irricevibile, anche ai limiti della coerenza costituzionale
6. le attività di recupero degli apprendimenti degli studenti non possono essere considerate attività ordinarie "senza oneri aggiuntivi". Materia negoziale. Inoltre la disposizione è palesemente in conflitto con il CCNL art.28 co.5, che prevede che l’attività di insegnamento (ordinaria) sia quella svolta nell’ambito del calendario scolastico. Peraltro tale misura non è coerente con il cosiddetto “Piano estate scuola 2021” che ha disposto e stanziato risorse aggiuntive per lo svolgimento di attività scolastiche per il recupero degli apprendimenti e della socialità da svolgere anche nel mese di settembre.
7. Il DL interviene sulla mobilità del personale che è materia contrattuale che non va disciplinata per via legislativa, ma per via negoziale. Va consentita la mobilità volontaria dei docenti come regolata dal CCNI vigente. Esso già prevede l’obbligo di permanenza per tre anni qualora il docente, a seguito di domanda volontaria, ottenga la scuola richiesta. La rimozione del vincolo va operata anche nei confronti dei DSGA neo assunti ai quali viene impedito, unici nel settore scolastico, qualsiasi tipo di mobilità per i prossimi quattro anni.
8. Urge una procedura semplificata per il concorso riservato agli assistenti amministrativi facenti funzione DSGA con tre anni di servizio anche se privi di titolo specifico. È misura attesa da molto tempo. Molti di questi lavoratori hanno anche oltre 10 anni di servizio e hanno retto le scuole in un periodo molto lungo (20 anni) durante il quale il MI non ha mai bandito il concorso ordinario
9. Serve rafforzare gli organici e confermare l’ Organico Covid
10.Ridurre gli alunni per classe ancora presenti nonostante il calo demografico. Per farlo serve modificare il DPR 81/2009.
In Lombardia la situazione dei posti vacanti è drammatica da molto tempo. Non si trovano docenti di varie discipline. Molte le graduatorie da tempo esaurite. Le scuole hanno dovuto coprire posti che si rendevano disponibili con docenti anche senza titolo. Il prossimo a.s. 2021/22 le scuole lombarde si ritroveranno con migliaia di cattedre scoperte (ipotizziamo almeno 45.000 supplenze). Tragica anche la situazione delle scuole senza la figura del DSGA (l’ anno scorso erano più di 600) a cui hanno sopperito negli ultimi 20 anni gli Assistenti Amministrativi Facenti Funzione che devono poter accedere ad un percorso riservato. Anche l’organico di diritto del restante personale ATA, assegnato alla Lombardia, è totalmente insufficiente e necessita di un ampliamento strutturato, non solo con posti in deroga.
Per quanto sopra riportato, chiediamo al sig. Prefetto di farsi portavoce presso il Governo per evidenziare le problematiche illustrate e le richieste di modifica e integrazione al DL 73. Chiediamo, inoltre, alle forze politiche di impegnarsi a cambiare il provvedimento del D.L. 73 durante l’iter di conversione in legge. Le Organizzazioni Sindacali Scuola Regionali e le lavoratici e lavoratori delle scuole della Lombardia