Si è svolto oggi, 10 ottobre, l’atteso incontro fra sindacati e Ministero riguardante la determinazione degli importi delle reggenze e della retribuzione di risultato per l’a.s.2023/24 e gli aggiornamenti sul FUN 2024/25.
Sul primo punto, l’Amministrazione ha fornito una ricognizione, dalla quale emerge che nell’a.s. 2023/24 sono state conferite ben 1.529 reggenze annuali o temporanee. Sulla base dei dati raccolti e delle integrazioni derivanti dal CCNL 2019/2021, la retribuzione di risultato che per il 2023/24 è ancora commisurata al rapporto con i livelli di retribuzione di posizione, sarebbe pari a 6.630,92 euro per la fascia A, a 5.854,58 euro per la fascia B e a 5.078,25 euro per la fascia C.
Invece per le reggenze si prevede, per le tre fasce, un importo annuo pari rispettivamente a 17.280, 14.080 e 10.880 euro. L’Amministrazione si è comunque riservata una ulteriore verifica dei dati raccolti attraverso un monitoraggio presso gli USR e di conseguenza anche degli importi come anticipati.
È stato poi affrontato il tema dell’apertura delle trattative per il CIN relativo all’anno corrente. Mentre le fonti di ulteriore finanziamento contenute nel nuovo CCNL sono chiaramente individuabili e quantificabili, non altrettanto per quanto riguarda le risorse derivanti dai risparmi dovuti al dimensionamento. Per la quantificazione di queste ultime risorse, e relativa attribuzione al FUN parte variabile, il Ministero ritiene necessario l’inserimento di un emendamento nel primo veicolo normativo disponibile. Se tutte le risorse previste potranno essere acquisite, la retribuzione di parte variabile potrà aumentare mediamente di 500 euro.
Un’ulteriore difficoltà si riscontra poi nella definizione delle nuove procedure di valutazione dell’operato professionale dei dirigenti scolastici, da cui deriverà la retribuzione di risultato. L’Amministrazione, su sollecitazione delle parti sociali, ha anticipato che intende aprire la prossima settimana il confronto sulla valutazione e contemporaneamente fornire una prima bozza di Contratto integrativo nazionale per la definizione della retribuzione di parte variabile e di risultato.
Invece, la contrattazione dei fondi previsti nel nuovo contratto riguardanti il periodo che decorre dal primo gennaio 2021 e antecedenti il 2023/24, sarà oggetto di una contrattazione separata.
La CISL Scuola ha chiesto spiegazioni sulla clausola circa la tempestività dei pagamenti che gli USR stanno inserendo in funzione valutativa nei contratti individuali dei dirigenti scolastici ed è emerso che si tratta di indicazioni ministeriali a seguito della sollecitazione di Funzione pubblica. L’Amministrazione intende proporla anche nel costruendo sistema di valutazione, ma a parere della CISL Scuola su questo punto occorrerà ben distinguere la diversità di situazioni anche in relazione alle difficoltà derivanti da fattori non imputabili al dirigente, ad esempio, dalla mancanza di dsga.
In generale la CISL Scuola ha sollecitato ancora una volta la creazione, nella banca dati informativa del ministero, di una sezione specifica dedicata ai dirigenti scolastici, affinché possano essere immediatamente disponibili e consultabili i dati regionali, senza dover ricorrere a complessi monitoraggi presso ogni singolo USR.
Ha inoltre sollecitato la tempestività delle operazioni in discussione, considerando che deve essere recuperato l’allineamento del CIN con l’anno scolastico di riferimento.
Infine, considerando che erano presenti i due capi di dipartimento, la CISL Scuola ha richiesto di avviare con la massima urgenza i tavoli di confronto sullo smart working dei dirigenti scolastici, su cui vi sono molte attese e che rappresenta un aspetto innovativo del CCNL sottoscritto definitivamente l’agosto scorso.
Approfondimenti: Ivana Barbacci in diretta alle 14.30 per Orizzonte Scuola sull'incontro dei sindacati col Ministro