“Un’intesa positiva, un risultato che non era affatto scontato, frutto di una complessa fase di confronto con interlocutori diversi, su una materia estremamente delicata e nella quale è sempre difficile individuare i necessari punti di equilibrio”. Questo il giudizio di Maddalena Gissi, segretaria generale della Federazione Scuola, Università e Ricerca CISL sull’intesa da poco sottoscritta al MIUR. “Credo che sia una buona mediazione quella raggiunta – prosegue la segretaria generale – un risultato che permette di salvaguardare l’obiettivo per noi prioritario, offrire ai docenti precari opportunità di stabilizzazione del proprio rapporto di lavoro, di vedere valorizzata l’esperienza professionale maturata. Nello stesso tempo, l’intesa apre a percorsi di conseguimento dell’abilitazione in tempi più rapidi e con procedure molto meno onerose”.
Tutto ciò si realizza a partire dal concorso straordinario, riservato a chi ha tre anni di servizio nella scuola statale, un concorso al quale saranno destinati almeno 24.000 posti. Le prove concorsuali, conformi a una procedura di carattere straordinario rivolta a chi è già da tempo attivo sul campo, prevedono una prima prova “computer based”, con quesiti a risposta multipla; gli esiti della prova determinano la graduatoria di merito. I vincitori sono ammessi a un periodo di prova che si conclude con un orale in cui dovranno dimostrare di saper progettare e condurre una lezione. Chi supera la prova concorsuale ma non risulta tra i vincitori (cioè tutti coloro che eccedono i 24.000 posti messi a concorso), può accedere a una prova selettiva abilitante. La definizione di percorsi strutturali di formazione e abilitazione del personale docente sarà oggetto di un disegno di legge collegato alla legge di bilancio, “da stilare a seguito di un confronto approfondito con le organizzazioni sindacali”.
“Non può sfuggire l’importanza – sottolinea la Gissi - di vedere accolta la nostra richiesta di individuare in via ordinaria, e non solo a carattere transitorio, percorsi per il conseguimento dell’abilitazione”.
Nel decreto legge sarà inoltre previsto il bando di un concorso a posti di DSGA destinato in modo particolare agli assistenti amministrativi facenti funzione per almeno tre anni negli ultimi otto, anche in deroga al requisito della laurea.
L’intesa prevede anche l’avvio immediato di tavoli tematici sulle questioni che dovranno essere affrontate in legge di bilancio, a partire dalla semplificazione amministrativa per le istituzioni scolastiche e educative, mentre un tavolo specifico sarà immediatamente attivato presso l’Ufficio di Gabinetto sul problema dei docenti diplomati.
“Per noi la richiesta è di estendere al 2019/20 quanto prevede il ‘decreto dignità’, a salvaguardia della continuità didattica e per evitare difformità di trattamento dei docenti derivanti dalla variegata tempistica delle diverse pronunce dei TAR. Tutto ciò naturalmente rispettando i diritti dei controinteressati. Ci attendiamo – conclude Maddalena Gissi - una convocazione in tempi rapidissimi, si tratta di una questione da affrontare con la massima tempestività”.
Roma, 1° ottobre 2019