La segretaria generale aggiunta della CISL, Daniela Fumarola, che nei prossimi giorni assumerà la guida dell’organizzazione subentrando all’attuale segretario generale, Luigi Sbarra, ha rilasciato di recente un’intervista al quotidiano Avvenire nella quale ha fatto cenno, fra l’altro, anche ai dati di chiusura del tesseramento 2024, che attestano un significativo aumento degli iscritti all’organizzazione.
“Nel 2024 – afferma Daniela Fumarola - registriamo una crescita di quasi 70mila associati tra i lavoratori attivi, che portano complessivamente i nostri iscritti a 4.163.327. Un risultato che è frutto di un lavoro capillare, quotidiano, di grande passione da parte di ogni federazione, di ogni presidio orizzontale e verticale, dell’intero sistema dei servizi”.
Le iscrizioni di lavoratori attivi, sottolinea Daniela Fumarola, sono cresciute di 171.948 unità nell’ultimo quadriennio. Gli attivi rappresentano oggi il 61,26% degli associati alla CISL: fra questi, il 31,44% ha un'età inferiore ai 35 anni.
Fra le categorie che hanno dato maggiore impulso alla crescita di adesioni c’è quella della scuola, che rispetto al tesseramento 2023 fa segnare un incremento del 6,5%. Il dato è ancor più significativo se si considera che gli iscritti con delega, la cui ritenuta è certificata dal Tesoro, rispetto all’anno precedente sono circa il 4% in più, in prosecuzione di un trend positivo che negli ultimi cinque anni ha visto un aumento delle deleghe alla CISL Scuola che sfiora il 10% (9,91).
“È per noi un motivo di grande soddisfazione – commenta la segretaria generale CISL Scuola Ivana Barbacci – che tuttavia non ci appaga e ci spinge a fare con ancor più convinzione e passione il nostro lavoro. In un contesto di crisi evidente della partecipazione e dell’impegno politico, un numero così alto di adesioni al nostro sindacato è senza dubbio un segnale in controtendenza, da tenere in attenta considerazione. Credo faccia anche giustizia di tanti commenti superficiali e sbrigativi, per non dire degli sproloqui di tanti leoni e tigri da tastiera, intenti ogni giorno ad annunciare la nostra imminente scomparsa dalla scena, frutto di una percezione della realtà evidentemente alquanto difettosa. Si conferma invece un radicamento profondo e diffuso della nostra organizzazione nel mondo della scuola, in ogni angolo del Paese”.