Proponiamo la lettera, pubblicata su Avvenire del 26 maggio, di Alessandro D'Avenia dedicata al Don Pino Puglisi
Caro 3P, ti hanno fatto beato, anzi no, ti hanno proclamato beato, perché beato già lo sei. 'Santo': ti rendi conto?
Quando qualcuno ti diceva provocatoriamente «monsignore» tu rispondevi con una colorita espressione palermitana: «A tto’ patri», «A tuo padre». Così, dalle nostre parti, si rimanda al mittente un’offesa. Non ti piaceva quell’epiteto, perché non facevi il sacerdote per acquisire cariche, ma per portare carichi, servire, sapevi che la parola sacerdote non ha gradazioni. È assoluta.